Chi siamo
La nostra storia
La nostra scia luminosa.
Viving è stata fondata per trasformare il dolore della perdita di Virginia Chimenti,che a soli 26 anni ha perso la vita in un disastro aereo, mentre si recava a Nairobi per una missione del WFP, in concrete opere di bene. Dando seguito al lavoro di sostegno ai bambini più fragili cui Virginia ha dedicato tanto della sua vita personale e lavorativa.
Con queste parole ho descritto Virginia alla cerimonia commemorativa tenutasi l’estate del 2019 al WFP e con le stesse voglio descrivere Viving.
Viving è un’associazione che con umiltà e piccoli gesti si impegna per restituire al mondo, e soprattutto ai bambini, un po ' di quello che abbiamo la fortuna di avere: tempo e risorse.
Il nostro percorso: dal principio ad oggi, verso un futuro più luminoso.
Viving nasce formalmente il 9 Settembre del 2019, le nostre attività sono iniziate solo dopo l’inaugurazione tenutasi il 2 ottobre 2019, in occasione dell’intitolazione a Virginia del giardino di Villa Blanc. Da quel giorno abbiamo intrapreso un percorso di sensibilizzazione ad una vita sostenibile e di promozione del volontariato attivo. In quei primi mesi abbiamo organizzato una campagna di sensibilizzazione contro l’inquinamento dell’industria tessile all’Università Luiss e al Liceo Amedeo Avogadro e iniziato a finanziare la costruzione di un asilo nido a Dandora, in Kenya, con l’associazione Alice for Children.
Il primo anno - la nostra parte contro una crisi mondiale
Durante i primi mesi della pandemia del Covid-19 abbiamo principalmente supportato altre realtà benefiche nelle azioni di soccorso e sostegno ai più deboli, come: la Comunità di Sant’Egidio e la pastorale dell’Istituto San Leone Magno, che abbiamo assistito con la preparazione e consegna di pasti e spese a famiglie in difficoltà economica. Inoltre, abbiamo iniziato ad organizzare con EMATOS Fidas giornate di raccolta sangue nella Parrocchia di Sant’Agnese fuori le Mura e supportato gli anziani rimasti soli in casa grazie al “telefono argento”.
Arriviamo ad oggi
L’isolamento e la lontananza dalle scuole di quei mesi hanno aggravato ulteriormente le possibilità di tanti bambini fragili, da lì sono nate molte riflessioni che ci hanno portato a ritrovare quello che oggi è l’obiettivo primario dell’associazione: la lotta contro la povertà educativa.
La povertà educativa, indica l’impossibilità che milioni di bambini nel mondo e migliaia in Italia, hanno di accedere agli strumenti necessari per conoscere e sviluppare le proprie capacità e talenti individuali. E’ una povertà silenziosa, di cui non si parla, ma che priva bambini e ragazzi dei propri diritti, delle proprie ambizioni ed aspirazioni, arginando le loro possibilità di costruirsi un futuro all’altezza dei propri sogni.
Abbiamo messo sempre più a fuoco i valori che contraddistinguono la nostra associazione ed abbiamo iniziato a sviluppare il nostro percorso di risposta al problema della povertà educativa: un programma di evoluzione educativa. Siamo così giunti alla definizione di tre progetti educativi: Viving Play, Viving Leaders, Viving Rome.